Rudolf Steiner nasce nel febbraio 1861 nel paesino di Kraljevec, allora Ungheria, primo di tre fratelli in una famiglia di origini modeste. Inizia a spostarsi spesso per via del lavoro di suo padre, capostazione a Pottschach, visitando sempre centri urbani vicini a paesaggi straordinari che lasceranno una forte immagine nella sua anima. Inizia ad imparare a scrivere con un certo ritardo perchè la sua attenzione nell’infanzia viene totalmente presa dalle attività pratiche. Ad otto anni si trasferisce a Neudorfl, un paesino vicino al centro industriale di Wiener Neustadt, sviluppando un forte interesse per gli studi tecnici che finisce, conseguendo la maturità con lode, a diciassette anni. Consapevole dell’indispensabilità di conoscere le lingue antiche, inizia a studiare autodidatta il latino ed il greco, dando ripetizioni agli studenti liceali e potendosi così pagare gli studi universitari. Trasferitosi con la famiglia nei dintorni di Vienna, s’iscrive alla facoltà di scienze matematiche continuando a seguire con grande interesse studi approfonditi di letteratura, storia e filosofia. Sarà grazie alle lezioni del dotto germanico Carl Schroeder, cultore di Goethe, che Steiner inizia a lavorare proposto dal suo maestro e futuro amico, come curatore delle opere scientifiche di Goethe. Si stabilisce poi a Weimar dove per molti anni, collabora all’archivio di Schiller e Goethe ed è proprio in quegli anni che si presenta l’occasione per lui, di seguire gli studi come precettore di tre ragazzi di una ricca famiglia, il cui minore era idrocefalo. Questo stretto rapporto d’affetto con un ragazzo dal pensiero inerte, che presentava difficoltà psichiche e fisiche, furono la base della sua concezione di educazione nuova. In pochi anni lo mise in condizioni d’affrontare l’ingresso al ginnasio e cura la sua carriera studentesca sino alla sua laurea in medicina. Nella sua autobiografia Steiner scrive: “Solo qui feci i miei veri studi di fisiologia e psicologia, qui riconobbi finalmente che l’educazione e l’istruzione devono diventare un’arte che abbia le sue basi su una profonda conoscenza vera dell’uomo”. Nel 1891 si laurea in filosofia e inizia a lavorare al suo primo libro “La filosofia della libertà”, poi si trasferisce a Berlino dove inizia a frequentare diversi circoli culturali, a redigere alcune riviste e ad insegnare alla “Scuola di cultura operaia”. Qui inizia ad incontrare “orecchi capaci di ascoltare ciò che urgeva nella mia anima sin da fanciullo: la rivelazione di un mondo spirituale e morale che si manifesta con la stessa evidenza di quello materiale”. Inizia un decennio che vede le sue innumerevoli pubblicazioni, conferenze in tutta Europa sulla sua nuova concezione del mondo, sempre assistito e seguito dalla sua preziosa collaboratrice e moglie Maria von Sivers. Nel 1913 si distacca dal gruppo della Società teosofica di Berlino per fondare in assoluta autonomia la Società Antroposofica e collaborando alla progettazione del primo Goetheanum: un edificio destinato a divenire il cuore pulsante delle attività antroposofiche, purtroppo distrutto pochi anni dopo da un incendio doloso. Nel decennio successivo viaggia per l’intera Europa divenendo un conferenziere instancabile e continuando a lavorare alle sue pubblicazioni, apportando la sua nuova concezione del mondo in diversi campi: arte, scienza, medicina, agricoltura, sociologia e pedagogia. A Stoccarda nel 1919 viene fondata la prima scuola Waldorf (dal nome della fabbrica di sigarette del signor Molt il quale lo aveva chiamato per fondare una scuola destinata ai figli dei suoi operai e successivamente aperta a tutte le fascie sociali). Meglio conosciuta come scuola steineriana, la pedagogia di Steiner inizia a dar vita ad un movimento di scuole che oggi conta pi di novecento sedi in tutto il mondo. Steiner continuò a tenere un ritmo di lavoro impressionante, recandosi ovunque venisse chiamato finchè le forze lo abbandonarono ma non smise di scrivere neanche allora. Morrà a Dornach nel marzo 1925, lasciandoci un’opera immensa sia per contenuto che per vastità. Ai suoi scritti si aggiungono un numero di circa seimila conferenze raccolte in più di trecentocinquanta volumi.
Per l’intera bibliografia di Rudolf Steiner si veda l’Opera Omnia, Ed.Antroposofica, Milano.